
Gli ultras saranno denunciati per associazione a delinquere
Il Ministro attacca Questore e Prefetto: "Mando gli ispettori"
ROMA - Per i tifosi del Napoli niente trasferte per tutto il campionato. Nessuna decisione è stata presa al Viminale in merito agli incidenti di domenica alla stazione di Napoli e di Roma, un nuovo vertice è in programma domani alle 10. E' comunque ormai sicuro lo stop per tutta la stagione ai viaggi per i supporters del Napoli, come ha confermato il ministro Maroni in un'intervista al tg1.
I tifosi protagonisti di disordini e atti di violenza verranno anche denunciati per associazione a delinquere. "Manderò una direttiva ai prefetti - ha spiegato Maroni - che dispone l'individuazione di tutti coloro che hanno partecipato ieri a quel 'mucchio selvaggio' perché non partecipino alle manifestazioni sportive per i prossimi due anni. Inoltre saranno denunciati alla magistratura per associazione a delinquere".
Gli ultrà vanno puniti, ha ribadito Maroni, "non solo non partecipando alle manifestazioni sportive, ma considerandoli un'associazione a delinquere. Non è tifoseria organizzata, è criminalità organizzata. Nei confronti di queste persone ci vuole tolleranza zero".
Maroni ha aggiunto: "Per alcune partite a rischio, ci riserviamo di prendere provvedimenti che arrivino anche fino alla disputa della partita a porte chiuse. Quello che è successo domenica è grave- sottolinea il ministro- c'è stata anche un'errata valutazione della situazione da parte della Prefettura e della Questura di Napoli, manderò per questo gli ispettori a Napoli per valutare quello che è successo".
Il Comitato di analisi per la sicurezza delle manifestazioni sportive (Casms) seguito alla riunione dell'Osservatorio sulle manifestazioni sportive si è concluso senza decisioni ufficiali.
Alla riunione dell'Osservatorio presenti, oltre a Maroni, anche il sottosegretario all'Interno, Alfredo Mantovano, il presidente della Lega calcio Antonio Matarrese, l'amministratore delegato di Ferrovie, Mauro Moretti e il capo della Polizia stradale, Roberto Sgalla.
(2 settembre 2008)
Maroni Roberto:
Condannato definitivamente a 4 mesi e 20 giorni di reclusione per resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale,
in relazione ai tafferugli durante la perquisizione della sede leghista di via Bellerio a Milano. Maroni, prima di finire in
ospedale con il naso rotto, avrebbe tentato di mordere la caviglia di un agente di polizia. Di qui la condanna a 8 mesi in primo
grado, poi dimezzata in appello e in Cassazione. Maroni è anche imputato a Verona come ex capo delle camicie verdi, insieme
a una quarantina di dirigenti leghisti, con le accuse di attentato contro la Costituzione e l’integrità dello Stato e creazione di
struttura paramilitare fuorilegge. Ma i primi due reati sono stati ampiamente ridimensionati da una riforma legislativa ad hoc,
varata dal centrodestra nel 2005, allo scadere della penultima legislatura. Resta in piedi solo il terzo.
http://www.beppegrillo.it/condannati_parlamento.php
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