
E' stato ( ed in parte ancora lo è ) uno dei simboli più evocativi della cultura e dello stile dei supporters d'oltremanica. Le origini, peraltro incerte, lo fanno risalire a una vecchia canzone dei marinai irlandesi emigrati in gran numero a Liverpool all'inizio del secolo scorso. I tifosi dei Reds cominciarono ad intonarlo alla fine degli anni cinquanta ( la leggenda narra che veniva suonata prima delle partite del Liverpool e un sabato l'impianto di amplificazione di Anfield restò muto e allora la Kop iniziò a cantarla), con l'affermarsi del cosiddetto «Mersey sound», la corrente musicale alla quale appartenevano Gerry & the Pacemakers (gli arrangiatori beat di You'll never walk alone, scritta in origine da Richard Rodgers nel 1945) e anche gli stessi Beatles, che esordirono al celebre locale beat di Liverpool «The Cavern». Proprio i quattro capelloni, non ancora fab, una volta in sala d'incisione per il loro quarantacinque giri di debutto, preferirono Please please me all'inno sportivo, che sapeva troppo di «shuffle music», come raccontano dettagliatamente nella loro autobiografia, dando però gran parte della colpa (o del merito) al loro produttore del tempo, Brian Epstein.
Letteralmente tradotto, You'll never walk alone, in italiano, significa «non camminerai mai solo».
Il testo completo della canzone originale:
When you walk through a stormHold your head up highAnd don't be afraid of the darkAt the end of the stormIs a golden skyAnd the sweet silver song of a larkWalk on through the windWalk on through the rainTho' your dreams be tossed and blownWalk on, walk onWith hope in your heartAnd you'll never walk aloneYou'll never walk alone
fonte parziale: articolo de "Il Manifesto" del 8/1/2003 di Tommaso Tintori
Letteralmente tradotto, You'll never walk alone, in italiano, significa «non camminerai mai solo».
Il testo completo della canzone originale:
When you walk through a stormHold your head up highAnd don't be afraid of the darkAt the end of the stormIs a golden skyAnd the sweet silver song of a larkWalk on through the windWalk on through the rainTho' your dreams be tossed and blownWalk on, walk onWith hope in your heartAnd you'll never walk aloneYou'll never walk alone
fonte parziale: articolo de "Il Manifesto" del 8/1/2003 di Tommaso Tintori
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