Finalmente un blog per Tuttiallostadio dove tutti potranno posare commenti, notizie, immagini, ecc... confrontarsi e dire la loro, rimanendo sempre dentro certi criteri d'educazione e rispetto. Da veri ULTRAS!!
sabato 22 maggio 2010
LA PASSIONE NON SI TESSERA
ULTRAS MATERA
IO NON MI TESSERO
Giorni importanti per i nostri colori BIANCAZZURRI e giorni altresì delicati per il futuro ULTRAS! Ultimamente non si parla altro che del RITORNO in Lega Pro del Matera, ma tutti noi vorremo essere li a festeggiare più che mai, pensando già al prossimo Campionato e alle prossime avventure che potrebbero attenderci! Ma negli ultimi mesi sarà capitato a molti se non a tutti di sentir parlare del CASO DEVASTANTE “TESSERA DEL TIFOSO” : disegno di legge proposto dal Ministro Maroni, connesso al tesseramento dei tifosi, che in questi giorni sta diventando pura e cruda realtà. Con quanto segue cercheremo di dare un’idea più realistica di quanto proposto dal nostro Ministro. La TESSERA DEL TIFOSO, ha la stessa natura e forma di UNA CARTA RICARICABILE BANCARIA, con costi di gestione e di ricarica praticamente come una normale carta di credito; e in più rappresenta una vera e propria forma di SCHEDATURA PREVENTIVA, attraverso la quale la Questura saprà di ciascun tesserato nome, co
gnome, indirizzo e quant’altro concerne. Come se non bastasse, ogni tessera disporrà di un chip interno della tecnologia RFID, che grazie alla piattaforma telematica della Telecom sarà in grado di rintracciare il suo possessore ovunque egli sia. Si tratterebbe insomma di un espediente anti-terrorista. Il gruppo ULTRAS MATERA ribadisce con fermezza la sua contrarietà al decreto-legge “Tessera del Tifoso”, e sta cercando di sensibilizzare la società locale, anche forse mal o poco informata, riguardo a questo provvedimento, apparentemente a scopo preventivo, ma puramente anti-democratico. La fede di un ultras cosi come quella di un “vero” tifoso non potrà mai essere dimostrata con un tesserino, che sa molto di carta fedeltà di una qualsiasi attività commerciale. Fin dall’inizio, noi ULTRAS MATERA, abbiamo mostrato il nostro disapprovo in merito a questa nuova norma di legge, che non fa altro che aumentare la speculazione e il commercio, dove invece hanno regnato finora passi
one e fedeltà verso la propria squadra, i propri colori e la propria Città. La tessera del tifoso, nata come uno strumento puramente commerciale, viene presentata come un rimedio alla violenza negli stadi, nascondendo il giro di denaro che vi è sotto. La stessa proposta di legge, definisce impropriamente il mondo ultras come il vero e solo colpevole della violenza nello sport. Nel presentare questo rimedio “anti-sociale”, il governo trascura e evita di rendere noto, la sua particolarità più sgradevole, la sua retroattività: noi ULTRAS MATERA condanniamo fortemente l’art. 9 della legge 41 del 2007, che prevede il divieto assoluto di permettere la sottoscrizione della tessera a chi ha commesso in passato reati da stadio, anche se successivamente assolto e ritenuto non colpevole, vietando “definitivamente” l’ingresso allo stadio, limitando in questo modo la libertà personale e marchiando a vita qualsiasi cittadino libero. Emendamento che sarebbe adottato per la prima volta in
assoluto nel nostro Sistema Italiano, dato che nemmeno nell’ambito politico e governativo è stato mai applicato, li dove invece avrebbe molto più senso farlo esigere. Tali motivi e circostanze, sono fuori da ogni ideologia ultras: ogni individuo ha diritto alla sua libertà. Da sempre ultras del Matera e per sempre lo saremo, e come ogni ultras, mai ci piegheremo a queste assurde regole. Per far fronte a questo assurdo provvedimento, noi ULTRAS MATERA, abbiamo deciso di non abbonarci ai prossimi campionati di calcio, finché tale tessera avrà modo di esistere, augurandoci che tale “risposta”, che certamente non vuole danneggiare la Società, spinga la stessa ad alzare la voce ed imporsi agli organi competenti. Stando a quanto si evince dalla “bella pensata” del nostro amato Ministro Maroni, noi ultras saremo fuori da quegli amati gradoni, a malincuore, ma continueremo a sostenere i nostri colori e la maglia, altrove o fuori le mura del perimetro di gioco, solo perché qualcun
o ha deciso cosi per noi! Lotteremo in questa battaglia, cercando anche sempre più alleati possibili, per far capire a chi ha inventato questo “pezzo di carta”, che il calcio senza tifo, senza colore e calore di noi Ultras è finito. Infine, ci auguriamo che la nostra società, ora più che mai, consideri in modo attento e scrupoloso le nostre riflessioni, per tutti quei valori messi in campo in questi anni. Ci auguriamo che la stessa continui a vederci per quello che realmente siamo: Ultras, non clienti; perché in palio non ci sono soltanto abbonamenti e biglietti di trasferta, bensì dignità, coerenza, rispetto, e soprattutto libertà individuale; valori e condizioni -nonché diritti- che noi cercheremo sempre d’esprimere e mantenere anche allo stadio, nonostante tutto. Proprio ora che il Matera fa il suo ritorno nel Calcio che conta...non svuotiamo gli stadi, e non priviamo i nostri giocatori e il nostro ambiente calcistico del giusto e vero sostegno!... anzi portiamo il giust
o sostegno lì dove da anni aspettavamo di esserci! Siamo convinti che le nostre riflessioni possano sensibilizzare ed essere d’esempio per molti altri, ultras e non! Accettare tale normativa, vorrebbe dire ACCETTARE e AUTOCOLPEVOLIZZARSI DI QUALCOSA CHE NON ESISTE, E IN Più PERDERE LA PROPRIA LIBERTA’, RENDENDOSI complici di un Governo che invece di andare a combattere lo schifo imperante, e che invece di dare l’ergastolo a chi rovina vite e famiglie, a chi toglie la dignità, a chi macchia l‘adolescenza altrui con stupri o quant’altro, preferisce accanirsi contro le pedine più deboli di un gioco meschino, che vede già condannati gli unici non colpevoli, gli unici non “mostri” dell’intero Sistema. E’ TROPPO FACILE fare terra bruciata là dove le “autorità” possono fare da padroni. Noi siamo TIFOSI, siamo ULTRAS, siamo INNAMORATI DELLA NOSTRA MAGLIA E DELLA NOSTRA CITTA’ ... NON siamo CRIMINALI , NON siamo TERRORISTI ... EPPURE COSI VOGLIONO FARCI APPARIRE !
CURVA MARATONA
La fine della stagione si avvicina e con essa l’introduzione della famigerata tessera del tifoso.
Abbiamo più volte detto i motivi per cui siamo fortemente contrari a quest’ultima trovata del nostro ministero.
Ci opponiamo a questo provvedimento perché è un ulteriore, intollerabile strumento di controllo personale, attraverso la tessera verranno catalogate e schedate milioni di persone e la polizia avrà il diritto di selezionare chi potrà o meno entrare allo stadio.
Non abbiamo intenzione di chiedere il permesso alla questura per entrare a casa nostra, non intendiamo farci schedare ulteriormente solo per esercitare quello che è un nostro diritto, andare allo stadio a tifare per il Toro, non ci interessa avere una carta di credito rintracciabile in ogni momento e rimpinguare i conti delle banche.
Non ci vogliamo piegare a questa tessera che ucciderà il tifo e cancellerà la Maratona e siamo pronti a lottare per difendere i nostri diritti e la nostra curva.
Per questo Domenica 30 Maggio prima della partita casalinga con il Cittadella partiremo con un corteo contro la tessera del tifoso e invitiamo tutti i sostenitori granata, ultras e non, a partecipare in massa e combattere con noi questa fondamentale battaglia!
Ci troveremo al Fila a partire dalle 11.30 e da lì partiremo per raggiungere la curva Maratona, prima dell’inizio della partita.
Domenica 30 Maggio tutti in strada per urlare:
NO ALLA TESSERA DEL TIFOSO!
BOYS PARMA
Il tifo libero non si tessera...noi Boys non faremo la tessera del tifoso. Per entrare allo stadio non chiederemo nessun permesso, né alla Società, né alla Questura, né a Maroni; non sottoscriveremo nessuna carta di credito, e non ci consegneremo nelle mani delle Società di calcio. Se il Parma Calcio adotterà la Tessera del tifoso e la renderà obbligatoria per comprare l’abbonamento: noi NON faremo l’abbonamento per la stagione 2010/2011
Invitiamo, chi la pensa come noi e si sente tifoso e non cliente, a fare lo stesso. Questa è l’unica cosa che possiamo fare, ed è l’unica cosa da fare per lanciare un segnale forte nei confronti di chi questa Tessera vuole imporla. La nostra passione è grande, da sempre. Una passione che abbiamo dimostrato con i fatti, seguendo e sostenendo il Parma in ogni città e in ogni situazione, dal 1977. Ma per passione, si può rinunciare alla propria natura e alla propria dignità? Noi crediamo di no.
Queste politiche repressive e speculative stravolgono un rapporto, trasformandolo da libero e passionale a sottomesso e commerciale. Da tifosi a clienti: ecco, a noi questo nuovo tipo di rapporto non interessa. Politici (con Maroni in testa) e Società di calcio, attraverso la Tessera e grazie alle leggi e norme speciali che negli anni si sono confezionate (con la scusa della “sicurezza”), mirano ad avere sui tifosi un potere praticamente assoluto: chi gli romperà le scatole (su temi a loro cari, soprattutto economici) potrà essere messo fuori. Un modo per censurare o per indurre all’autocensura, non i singoli (chi protesta individualmente non riesce a farsi sentire, e quindi non disturba) ma i Gruppi liberi. Ci vogliono zitti, o pronti a tifare a comando, seduti, possibilmente con le tasche piene di euro da spendere. Vogliono colpire i Gruppi organizzati, il tifo libero, ultras e non. Puntano a far tesserare il tifoso-cliente alla Società, per allontanarlo dalle Associazioni di tifosi, a cui si tesserava tradizionalmente. Ricordando che non c’è alcuna legge dello Stato che impone la Tessera del Tifoso, chiediamo al Parma FC di non farla, e in ogni caso di non usarla per discriminare chi non la farà. Lo stadio non deve essere usato per fare selezione, ma per favorire la libera partecipazione popolare allo sport da sempre più seguito in Italia. Se non ci sarà sostanzialmente impedito, continueremo a seguire il Parma senza Tessera, finché potremo, ogni volta che ci sarà possibile, sostenendolo come abbiamo sempre fatto, dicendo la nostra, anche quando sgradita ai potenti. Acquisteremo i biglietti per le singole partite, sia in casa che in trasferta, anche se saremo costretti ad andare in settori diversi da quello riservato agli “ospiti”. Invitiamo tutti quelli che non faranno la Tessera del Tifoso a seguirci e sostenerci. Vogliamo continuare a portare avanti i nostri valori e il nostro tifo: insieme possiamo farcela. Forse siamo ad un bivio storico. Ancora prima di sapere esattamente cosa ci aspetterà, abbiamo già fatto la nostra scelta: rimanere noi stessi, sempre e comunque. Non ci avranno mai come vogliono loro. Se ne avete la forza: seguiteci. Altrimenti, rispettateci, come noi rispetteremo voi
ULTRAS CREMONA 1999
SIAMO CONTRARI AI COMUNICATI DA SEMPRE, MA IN QUESTO CASO CREDIAMO CHE USCIRE DAI NOSTRI PARAMETRI SIA DOVEROSO, COSI’ COM’E’ DOVEROSO INFORMARE IL MONDO ULTRAS, LA NOSTRA TIFOSERIA, LA NOSTRA SOCIETA’ E CHI VUOLE DISTRUGGERCI ( STO GIRO IL SIGNOR MARONI, MA PRIMA DI LUI ALTRI) CHE NON CI PIEGHIAMO, NON FAREMO LA TESSERA DEL TIFOSO E NON FAREMO NESSUN ABBONAMENTO ALLA CREMO.
E’ GIUNTA L’ORA DELLA RESA DEI CONTI, VEDREMO CHI E QUANTI OSERANNO SFIDARE LO STATO, VEDREMO CHI E QUANTI SONO STATI NEMICI FIERI O AMICI FINTI, ADESSO NON CONTANO PIU’ SOLO I COLORI DIVERSI, ADESSO CONTANO GLI IDEALI, IL RICORDO, LE FERITE, IL CUORE, GLI AMICI E IL SENSO VERO DI APPARTENERE A QUALCOSA DI INCREDIBILE E DI AVER AVUTO LA FORTUNA DI FARNE PARTE, UN MONDO CON LE SUE CONTRADDIZIONI UNICO E INSPIEGABILE, E NON SARA’ CERTO UNA TESSERA DI MERDA A FARLO FINIRE MISERAMENTE.
CI PIACE PENSARE CHE TUTTI NON SI ADEGUERANNO A QUESTA SCHIFEZZA, MA CI SEMBRA SOLO UN UTOPIA, VISTO COSA SUCCEDE IN CERTI STADI, DOVE LA GENTE SI VENDE SOLO PER POTER PRESENZIARE SPETTATORI INERMI, NOI COME GRUPPO VOGLIAMO CONTINUARE AD ESSERE PADRONI DI NOI STESSI, PER QUESTO INIZIEREMO UN NUOVO CORSO, TORNANDO A RITROSO NEGLI ANNI, GLI STESSI ANNI CHE SONO STATI E SARANNO SEMPRE…I MIGLIORI ANNI DELLA NOSTRA VITA.
NOI NON CI TESSERIAMO.
CREMONA 20.05.2010
ULTRAS TITO CUCCHIARONI
Come anticipato domenica nel corso della scooterata, ricordiamo che gli Ultras Tito Cucchiaroni organizzano la raccolta degli abbonamenti di coloro che aderiscono al "NO ALLA TESSERA DEL TIFOSO".
In questo momento è importante restare uniti in modo da poter rimanere tutti assieme qualunque sia il nostro posto all'interno dello stadio; sono al vaglio alcune soluzioni per le quali si stanno studiando fattibilità tecniche, logistiche e legali circa la nostra collocazione.
Nessuno di coloro che aderisce a questa lotta verrà lasciato da solo, faremo di tutto affinchè chi crede in noi e in quello per cui lottiamo possa continuare a seguire la Sampdoria da Ultras Tito. Ad oggi sono già stati raccolti numerosi abbonamenti, gli stessi potranno in futuro essere ripresi ed in quanto nominali garantiamo che non saranno usati da altri. Chi vuole aderire a questa ennesima sfida e chi ha bisogno di ulteriori chiarimenti circa questa raccolta è invitato a presentarsi presso la nostra sede tutti i martedì e giovedì dalle 19 alle 23 ed il sabato pomeriggio dalle 14.30 alle 19.
Sicuri del vostro interesse nel riprenderci la libertà di seguire e tifare la Sampdoria come piace a noi, contiamo sul vostro abbonamento.
CURVA SUD A.S. ROMA
In seguito all’ufficializzazione da parte dell’AS Roma del programma “Privilege Card” (comunemente conosciuta come “Tessera del Tifoso”), i gruppi della Curva Sud rendono nota la loro più ferma opposizione a questo scellerato progetto meramente economico.
Ciò non significa però che che la passione ed il calore che sempre hanno contraddistinto la Curva Sud verranno mai meno: ove possibile sentirete parlare ancora di noi.
Sempre presenti mai fidelizzati.
Curva Nord Cosenza Ultras
La stagione 2010-2011 sarà quella dell’entrata in vigore della Tessera del Tifoso. Lo strumento voluto fortemente dal Ministro Maroni in teoria vuole eliminare la violenza dagli stadi ma in pratica, va a ghettizzare chi ha già pagato “reati da stadio”, vietando l’ingresso ai tifosi per assistere ad eventi sportivi anche se liberi da qualunque pendenza giuridica, e lucrando sulla passione degli stessi. E’ inutile dire che la Curva Nord Cosenza Ultras non sottoscriverà nessun strumento repressivo e anticostituzionale. La battaglia contro la tessera è iniziata da tempo, quando in occasione di Cosenza- Isola Liri, campionato di serie C2 2008-2009, è stato esposto lo striscione “NO ALLA TESSERA DEL TIFOSO” passando per le iniziative di questa stagione che ci hanno portato, nostro malgrado, a non sottoscrivere l’abbonamento di curva catena.
Successivamente siamo rimasti fuori gli stadi, per quasi tutto il girone d’andata, perché credevamo e crediamo che la lotta deve essere fatta sulversante economico oltre che su quello giuridico.
In occasione della gara interna, di domenica 9 maggio 2010, tra Cosenza e Taranto, la Curva Catena giocherà “la sua partita dell’orgoglio” contro chi vorrebbe vederci morti e senza un Ideale, allineati ad una logica fatta di compromessi e interessi. Il nostro ideale Ultras fatto di colore, passione e aggregazione sarà il grido contro questa Tessera del Tifoso e contro chi travestito da tutore dell’ordine semina una feroce repressione.
Noi siamo più vivi che mai, uniti e pronti a difendere il nostro Ideale. Il pensiero non viene né arrestato né diffidato, ma vive e si nutre giornalmente senza paura di subire altri atti infami.
Il Gruppo comunica inoltre che anche per il prossimo anno, stagione2010-2011, non sottoscriverà alcun abbonamento per combattere lo strumento anticostituzionale della Tessera.
Se ci togliete dagli Stadi, ci troverete per strada o in altri luoghi, perché: “verremo ancora alle vostre porte e grideremo ancora più forte. Voi non potete fermare il vento, gli fate solo perdere tempo”. Una canzone del maggio che vale per tutto l’anno.
FINO ALLA FINE... LIBERI DI TIFARE!
I gruppi della Curva A. Costa BOLOGNA
Il campionato è appena finito, ma la vera battaglia inizia adesso e sarà quella più importante da vincere.
La PIU’ IMPORTANTE, perché stiamo assistendo all’ennesimo attacco feroce verso la passione, le tradizioni e l’intero nostro patrimonio culturale. Dal prossimo campionato entrerà in vigore la famigerata “Tessera del Tifoso” che trasformerà, in maniera radicale, il nostro status, trasformandoci da tifosi a clienti-consumatori. Perché diciamo questo? Perché questo nuovo strumento di controllo sociale, pubblicizzato in maniera ingannevole, mira a mascherare profitti, sotto la copertura del bisogno indotto di legalità: è innanzitutto una CARTA DI CREDITO, con dei costi d’emissione e di gestione, che inspiegabilmente diventa necessaria per potersi abbonare e seguire la propria squadra in trasferta; è uno strumento che autorizza la Polizia a vietare l’ingresso sia a chi ha già scontato la propria pena, sia a chi non è mai stato giudicato da un tribunale, col solo scopo di cancellare la parte sana e critica del mondo delle curve, quella che dice la verità, quella che denuncia gli intrallazzi tra sport, politica e finanza; è l’ennesimo tentativo di schedare e tracciare consumi e abitudini, per poi importi nuovi prodotti sul mercato, effettuato da uno Stato che si preoccupa solo ed esclusivamente di tutelare la privacy di potenti e politicanti, i primi che dovrebbero invece rispondere pubblicamente, davanti alla cittadinanza, di tutte le loro azioni e delle loro scelte.
Lo sport è di tutti e per tutti, ma i nostri governanti, di entrambi gli schieramenti, lo stanno trasformando in una élite, selezionata, silenziosa e innocua, per chi ha interesse solo a lucrare attraverso i sentimenti altrui, evitando ogni forma di contestazione!
La Tessera del Tifoso NON TI AUTORIZZERA’ ad entrare in tutti gli stadi, le limitazioni saranno ancora possibili.
La Tessera del Tifoso NON TI AUTORIZZERA’ a portare megafoni o tamburi per tifare, rimarranno vietati ovunque.
La Tessera del Tifoso NON TI AUTORIZZERA’ ad esporre il tuo striscione, perché i messaggi, anche se non-violenti, continueranno ad essere proibiti dalla questura di turno, pronta a censurare anche gli articoli della nostra Costituzione.
QUESTI SONO I MOTIVI PER I QUALI NESSUN GRUPPO DELLA CURVA A. COSTA FARA’ L’ABBONAMENTO!
Sarà la dimostrazione di come la Curva, coerentemente alle lotte portate avanti contro il calcio moderno, le pay-tv, la repressione ed il business, ne vuole uscire a testa alta e non limitarsi a fare la marionetta del potente di turno. Cercheremo di essere sempre presenti in casa ed in trasferta nei settori che troveremo disponibili, perché il sostegno alla squadra non dovrà mai mancare, convinti che questi sacrifici siano necessari per ridare in mano il calcio ai sentimenti.
A difesa di uno sport pulito, per un ritorno di megafoni, tamburi, striscioni e di tutti gli strumenti di tifo, per la libertà di espressione e di movimento, contro ogni forma di schedatura di Stato, contro la mercificazione della passione, per una valorizzazione dello spirito di aggregazione che contraddistingue le nostre curve, fucine di valori come amicizia e solidarietà.
Non siamo nè buoni nè cattivi, siamo determinati a cambiare questo mondo e riportarlo ad una dimensione umana, fatta di tifo come libera espressione di pensieri ed emozioni che ci accomunano, fatta di relazioni e non di passivi telespettatori, o clienti selezionati.
ULTRAS LAZIO
A fronte dell'ennesimo scempio perpetrato per far disinnamorare i tifosi e allontanare la gente dagli stadi, abbiamo dolorosamente raggiunto la decisione di scioglierci e lasciare quella che per tutti noi è da sempre la nostra seconda casa: la Curva Nord dello stadio Olimpico.
Sappiamo che molta gente intuirebbe il nostro punto di vista anche senza dover leggere un comunicato, ma in questo caso ci teniamo a spiegare le motivazioni della più dolorosa e sofferta delle scelte.
Noi siamo Ultras da sempre! E lo siamo in quanto individui che amano la libertà.
Un tempo il Sistema tolse i giovani dalle piazze e li mise in uno stadio per "controllarli" e "circoscrivere" la loro voglia di ribellione. Oggi quello stesso Sistema ha completamente debellato le aggregazioni giovanili di massa per le strade delle nostre città; s'è perso, per molti ragazzi, il senso di comunità di una sede, di una sezione, di un circolo o più semplicemente di un bar. Oggi vogliono cercare di chiudere i giovani dentro casa davanti alla Play Station, all'Xbox, davanti ai computer, ai social network, alle TV a pagamento, ai film in 3D. Era rimasta un'unica forma sana e libera di aggregazione giovanile sul territorio da eliminare... Le Curve degli stadi popolate dagli Ultras. Da qui la "brillante" idea della tessera del tifoso. Noi, da Uomini liberi, non accetteremo mai che "qualcuno" decida se possiamo o meno entrare allo stadio a sostenere la nostra Lazio. Non accetteremo mai che si impedisca a priori ai nostri amici di non potersi abbonare. Non accetteremo mai, in generale, che "qualcuno" decida per noi. Ci piace pensare che la stragrande maggioranza della gente la pensi come noi, in quanto consapevole del valore altissimo della propria Libertà personale di Ultras, di Tifoso, ma anche e non ultimo, di Cittadino; non accetteremo mai una schedatura preventiva!!! Non bastavano forse le telecamere a circuito chiuso, i microfoni direzionali, i telefoni cellulari sotto controllo, il sequestro di memorie dei computer per schedarci e controllarci tutti?!?!
L'Ultras nasce libero, condizione imprescindibile in virtù della quale è nato. Di conseguenza noi, gli Ultras Laziali della Curva Nord, a questo gioco sporco non ci stiamo. Non saremo ancora carne da macello.
Si sbaglia chi pensa che abbiamo accettato il fatto che il sistema calcio non ci vuole più. Siamo noi a non volerlo più!
Via gli ultras dalle curve! Via anche i cori e le coreografie. Lasciamo che gli stadi siano quello che "loro" vogliono, delle "meravigliose" CATTEDRALI NEL DESERTO! Hanno tentato di convincerci che a causa della violenza causata, guarda caso, sempre dagli Ultras, che gli stadi sono vuoti. Peccato non ricordino che negli anni 70-80-90 era molto peggio...eppure gli stadi erano tutti pieni. No signori, gli stadi oggi sono vuoti perchè ci sono le TV a pagamento, sono vuoti perchè i biglietti costano troppo per una famiglia media e per un ragazzo che studia, sono vuoti perchè gli stadi sono inadeguati ed è impossibile parcheggiare un'auto, sono vuoti perchè per andare la domenica alla partita siamo tutti costretti alla schedatura, sono vuoti perchè oggi chi fa le leggi sul calcio e sui tifosi dentro a uno stadio non ci è mai entrato, una bandiera non l'ha mai sventolata, un fumogeno non l'ha mai acceso, un treno per andare in trasferta con gli amici non l'ha mai preso, una sciarpa al collo non l'ha mai messa.
Non spariremo, perchè la Lazio siamo Noi!
Semplicemente non saremo più lì! SIAMO CONVINTI CHE CHIUNQUE E' ULTRAS NON PUO' CONTINUARE A FARE GRUPPI, A FARE COREOGRAFIE, A LANCIARE CORI SENZA ESSERE IN MALAFEDE O SENZA SPUTARE SU 30 ANNI DI STORIA E DI TRADIZIONE DEL MOVIMENTO A LIVELLO NAZIONALE!!!
Non seguiranno altre spiegazioni, altri comunicati, altre linee di pensiero.
Questa è la nostra via, questo è il nostro essere
ULTRAS VICENZA
Ormai la nuova stagione calcistica sta per iniziare e con essa l’avvento obbligatorio della Tessera del Tifoso, molte parole si sono dette fin qua ed è stato anche per noi un anno intenso e delicato per capire, spiegare e combattere questo nuovo, assurdo ed inquietante mezzo di repressione che ha il solo scopo di colpire ulteriormente non solo un mondo ultras, ormai troppo facilmente colpevolizzato, ma anche la più vasta schiera di tifosi. Questo, però, non è più il momento delle spiegazioni e non vogliamo dilungarci troppo su inutili parole, l’ora delle decisioni è giunto e noi siamo pronti. Dopo anni o addirittura decenni di abbonamenti ai nostri amati colori, ogni ragazzo del nostro gruppo, dal più giovane al più vecchio, con grande senso di responsabilità e coerenza ha deciso senza votazioni od imposizioni di non rinnovare l’abbonamento e così dire “No alla tessera“. Mai potremmo aver pensato ad una linea diversa da questa, mai avremmo lasciato che un singolo ragazzo della nostra curva come di qualsiasi altra curva d’Italia che ha già pagato con la giustizia per le proprie azioni, potesse essere abbandonato a causa dell’esclusione che questo decreto comporta. Questa decisione è per i 1902 lanerossi crew non una sconfitta, ma la prima vittoria in una lunga battaglia che ci vuol rendere ancora più vivi e liberi. Nulla cambierà per noi e per il sostegno ai nostri amati colori che saranno sempre, ovunque e comunque sostenuti e difesi. Non pretendiamo o chiediamo che la gente ci segua, ma che almeno ci rispetti e cerchi di capire la nostra battaglia, tesserarsi è come aiutare la morte del nostro calcio, ormai sempre più prigioniero di decreti, leggi e decisioni insensate. Un vero ultras non ha bisogno di inviti, un vero ultras sa cosa fare, un vero ultras non fa la tessera!!!
millenovecentodue lanerossi crew"
Brescia 1911 Curva Nord“Da molto tempo ormai si parla della famigerata tessera del tifoso, uno ‘strumento’ propinato dal Ministro Maroni quale panacea di tutti i mali e di tutte le impurità del calcio. Depravazioni ancestrali sempre più diffuse e prerogativa - a prima vista - del solo tifo organizzato”, sile gge nella nota. “Da molto – troppo - tempo leggiamo ed ascoltiamo opinioni abbastanza collimanti e spregiudicate riguardo questo argomento. Opinioni talmente allineate con il pensiero del Ministro da risultare se non altro sospette. Il clima si è così fatto molto pesante, tanto che chiunque abbia espresso un sincero parere di dissenso nei confronti della tessera, ha rischiato la messa al bando ed è stato tacciato di terrorismo”.
“Certamente, un argomento di tale portata meriterebbe una discussione più ampia e, soprattutto, allargata a quelle frange - più o meno ampie di tifosi e non necessariamente violente - per nulla inclini alle imposizioni ed ai ricatti. Oltretutto, se già di per sé questo decreto risulta sbagliato, lo è ancor di più nel momento in cui viene imposto ad una tifoseria come la nostra. Una tifoseria che negli ultimi anni ha dimostrato appunto una crescita, una maturità, un impegno sociale ed una solidarietà non comuni. Come sempre diciamo: non vogliamo una medaglia per questo, ci piacerebbe però far riflettere sulle reali potenzialità insite nei gruppi di tifosi organizzati, la maggior parte dei quali votati all’aggregazione ed alla partecipazione attiva (qualità sempre più rare oggigiorno), ciononostante tartassati e repressi”.
“Gli Ultras hanno sbagliato spesso negli anni, inutile negarlo; ma l’errore più grande è stato proprio quello di isolarsi in modo testardo ed irresponsabile perdendo, il più delle volte, la necessaria credibilità e la sempre più rara lucidità, oltre che naturalmente il contatto con i tifosi comuni e -di conseguenza- con l’opinione pubblica. Ma tutto questo non giustifica l’accanimento derivato dalle pressioni istituzionali nel tentativo d’imporre l’ennesima soluzione repressiva e sbagliata, utile semmai a rimpolpare le casse delle società di calcio, sempre più schiave delle televisioni a pagamento”.
“Senza presunzione, vogliamo quindi consigliare a tutti la maniera migliore per combattere questo ennesimo sopruso che viola prima di tutto la libertà dei cittadini, categoria alla quale apparteniamo ed appartengono - di diritto - i tifosi di tutto il mondo. Proprio per questo, ed in virtù del fatto che la tessera del tifoso diventerà -nostro malgrado- l’argomento dominante e sovversivo della prossima stagione di calcio, nelle prossime settimane proporremo un incontro pubblico aperto a tutti ed altre iniziative correlate. Sarebbe infatti presuntuoso pensare di esaurire questa materia attraverso un breve comunicato. Invitiamo inoltre tutti gli organi di stampa ad aprire -il prima possibile- dibattiti costruttivi e sinceri al riguardo, nell’unico interesse possibile: le sorti della Leonessa in particolare e del calcio italiano in generale. Uno sport che nelle ultime occasioni ha dimostrato tutti i suoi limiti”.
“Proprio per questioni di spazio e di tempo, oggi ci limiteremo a contestare la decisione della società Brescia Calcio di abbinare l’abbonamento valido per la prossima stagione alla famigerata tessera del tifoso. Una scelta legittima -seppur poco lungimirante - quella della nostra società, ma pur sempre una scelta. In realtà, se è vero che tutte le sedi calcistiche sono invitate - attraverso un ricatto nemmeno troppo velato - a rispettare il volere del ministro degli Interni, non sono assolutamente sincere le scuse addotte dalle società di calcio nel tentativo di compiacere lo stesso ministro. Le società di calcio non sono obbligate a adottare e – soprattutto - imporre la tessera del tifoso! Infatti, come dimostrano chiaramente alcuni documenti in allegato, le direttive del ministero degli Interni sono indirizzate -ovviamente ed in modo esclusivo - a prefetti e questori, non certo alle società di calcio (sostanzialmente, attraverso una semplice circolare, si chiede ai prefetti di prestarsi affinché le società sportive adottino questi provvedimenti che –ovviamente - non potrebbero essere imposti dal ministro dell'Interno senza che esista una legge al riguardo)”.
“Per chiarezza ricordiamo il significato di ‘circolare: documento recante una normativa interna della pubblica amministrazione. Ed è proprio questo il punto: non esiste una legge che costringa le società di calcio ad imporre la tessera del tifoso ai propri abbonati! La tessera del tifoso com’è oggi esposta appare di fatto una vera e propria intimidazione alla quale tutti dovrebbero ribellarsi per principio (in primis le nostre società), senza troppi ma e senza troppi se, e non conformarsi in modo accondiscendente. Di conseguenza, quella di abbinare la tessera del tifoso all’abbonamento diventa una scelta precisa -e vigliacca- delle società”.
“Per questo e per molto altro, invitiamo tutti i tifosi del Brescia a non accettare quest’ennesima imposizione caduta dall’alto affinché la tessera ritorni ad essere una scelta individuale - e non un’imposizione di massa lesiva dei propri diritti - e la società capisca le reali intenzioni e necessità della tifoseria; faccia magari un coraggioso passo indietro (non tanto per le nostre pressioni, bensì per dare la possibilità a tutti i bresciani di poter sostenere la Leonessa -almeno durante le partite casalinghe- senza discriminazioni di sorta); ed infine si faccia garante dei diritti di tutti i suoi tifosi, fino a ieri definiti dalla stessa fondamentali”.
“Per capirci, invitiamo quindi tutti a: non fare la tessera e di conseguenza non fare l’abbonamento fino a quando non saranno cambiate le modalità di ‘fidelizzazione’; mobilitarsi in modo intelligente per sensibilizzare tutta l’opinione pubblica. Non dimentichiamo che oggi è per gli Ultras, ma domani sarà per tutta la società; incalzare la società nel tentativo d’illuminarne la parte più sensibile; sostenere quella poca libertà di scelta che ancora rimane; sostenere i diritti di tutti i cittadini tifosi”.
“Sappiamo benissimo di chiedere molto; ma per non subire quest’angheria tutta la vita è più che mai necessario colpire il sistema nella sua parte più delicata e sensibile alle proteste: quella economica. Infatti, solamente di fronte alla compatta rinuncia dell’abbonamento potremmo vedere un saggio e doveroso passo indietro da parte di chi sta dando l’ultima mazzata al gioco più bello del mondo”.
“Infine, ci auguriamo che: la nostra società, una volta tanto, consideri in modo attento e scrupoloso le nostre riflessioni. Non tanto perché potremmo diventare ancora una volta fondamentali per il campionato del Brescia, bensì per tutti quei valori messi in campo in questi anni; la nostra società non si allontani ulteriormente ed in modo definitivo dai propri tifosi; la nostra società continui a vederci per quello che siamo: tifosi, non clienti; le nostre opinioni in merito alla tessera del tifoso non siano strumentalizzate o - peggio ancora - travisate da nessuno; la nostra protesta non sia ridotta proprio nei suoi aspetti più importanti. In palio non ci sono soltanto abbonamenti e biglietti di trasferta, bensì la dignità, la coerenza, l’amicizia, il rispetto, ed in particolare la libertà di ognuno di noi; valori e condizioni -nonché diritti- che noi cercheremo sempre d’esprimere e mantenere anche allo stadio, nonostante tutto. Solamente di fronte a tanto siamo disposti a rinunciare al Brescia; la nostra scelta non sia tacciata di masochismo o di poco attaccamento alla maglia; questa decisione, evidentemente per noi molto sofferta (la cosa più facile, dopo cinque lunghi anni d’inferno, sarebbe stata quella di adeguarci e zittire la propria coscienza appellandoci magari a presunte impotenze e battaglie già perse in partenza), possa servire a preservare i veri valori ed i sempre più rari principi inerenti al tifo organizzato, ma non solo. Ci auguriamo soprattutto che la nostra soluzione sia presa d’esempio da molti altri, proprio come noi abbiamo fatto con chi ci ha preceduto”.
CURVA SUD REGGIO CALABRIA
Alla luce di quanto è venuto fuori, dall’incapacità di chi non ha mai messo piede in uno stadio, vedendo, noi, il nostro mondo come una barca alla deriva, dovuta ad un uragano mediatico che ci pone oggi come i principali colpevoli, gli esseri da biasimare, condannabili e da condannare, anche noi, i GRUPPI ORGANIZZATI DELLA CURVA SUD, abbiamo deciso di prendere una posizione. Troviamo INACCETTABILE, l’”invito” da parte di chi spera di piegarci al proprio volere. Per anni siamo stati noi (e i ragazzi del resto delle curve d’Italia) messi alla berlina, siamo stati per tutti i DISADATTATI, gli UBRIACONI, i DROGATI, le COMPAGNIE SBAGLIATE ed i RAGAZZI DIFFICILI. Bene, dopo aver ricevuto così tanti epiteti nobiliari, dalle più disparate razze di giornalisti, sociologi, psicologi, magistrati, tutori dell’ordine, essendo noi dei DISOBBEDIENTI comprovati, non vediamo cosa debba spingere qualcuno a meravigliarsi della nostra presa di posizione netta e categorica. Noi non siamo BASTIAN CONTRARI per vocazione, noi siamo contro qualsivoglia ingiustizia, contro gli abusi, e contro i provvedimenti drastici dovuti al sensazionalismo più sfrenato. Perché certe cose non solo umiliano noi, ma tutte le persone nate libere, e che vengono discriminate. Perché la tessera del tifoso, non solo toglie noi dagli stadi, ma mortifica l’essere umano. Non è possibile chiedere permesso per entrare in casa propria. Che il vaso stesse per traboccare era lampante da parecchio tempo, lo stavamo aspettando a malincuore. E allora, temendo l’arrivo di una morte in quanto naturale conseguenza della scelta del Governo italiano, sapendo che non si tratta di eliminare le mele marce, ma di tagliare un albero intero, noi vogliamo ribadire che le nostre radici sono ben salde, e che adesso arrivi pure l’inverno, ma, come diceva Tolkien “LE RADICI PROFONDE NON GELANO!” Noi saremo al nostro posto, non a quello abituale, ma a quello che ci compete, perché lo vuole la coerenza, lo vuole il nostro “essere Ultras”. Noi non possiamo subire passivamente questa dittatura-pallonara, quest’ennesima STORIA ITALIANA. Chi svende la propria libertà è complice di un Governo assassino che, invece di andare a combattere fin dentro le Chiese, lo schifo imperante, invece di buttare le chiavi per chi si macchia di stupri e pedofilia, invece di dare l’ergastolo a chi rovina vite e famiglie, gioca con noi, al gatto col topo.
Forte coi deboli, è il nostro Governo, ma debole coi forti, coi cani, con chi lo ha sempre messo in scacco matto.
Siamo con le lacrime agli occhi, per non potere continuare la stessa strada intrapresa anni fa. Adesso le strade nostra e della curva sud, si dividono. Noi ci saremo sempre, ma A MODO NOSTRO. Noi saremo sempre presenti FUORI, perché noi I FACINOROSI, perché noi LE PECORE NERE non siamo graditi. E allora, sperando che il nostro gesto faccia da eco ad altre curve popolate da Ultras e da uomini liberi (ancor prima che tifosi), noi ci asterremo dal tifo casalingo, presenziando in trasferta nelle forme e nelle possibilità che riusciremo ad avere. Disconosciamo chi deciderà di sottoscrivere la tessera, e non possiamo prenderci la briga di garantire che in trasferta molti “esiliati del nord” accolgano la nostra protesta, ma chi seguirà la Reggina con la tessera, lo farà A TITOLO PERSONALE! Ci dissociamo da chi, munito di tessera del tifoso, andrà nei vari stadi a foraggiare ulteriormente questo calcio arrivato ben oltre il tramonto. Adesso cala la sera, adesso il freddo diverrà pungente. Adesso sapremo chi siamo, e chi sono le curve che ci hanno applaudito in questi anni, che ci hanno offeso, o che ci hanno affrontato in varie situazioni. Colmi di rabbia, per una scelta LA NOSTRA, obbligata, ci congediamo.
NESSUN COMPROMESSO, NESSUNA RESA, LA NOSTRA LIBERTA’ VA DIFESA
GUBBIO SUPPORTERS
Ormai la stagione calcistica 2010/2011 è alle porte e come tutti ormai sanno il prossimo anno entrerà in vigore la tanto chiacchierata tessera del tifoso:
- Siamo convinti che la tessera del tifoso serva solo per una questione di denaro in quanto gli unici a guadagnarci siano le banche.
- Siamo convinti che per accedere dentro uno stadio non serva il consenso di un questore.
- Siamo convinti che la tessera del tifoso sia solo una schedatura di massa.
- Siamo convinti che bisogna sempre lottare per essere uomini liberi.
- Siamo convinti che una promozione in 1° divisione attesa per un secolo non possa mettere da una parte i nostri valori e ideali di cui ci siamo sempre contraddistinti, vantati e di cui NON FAREMO MAI A MENO.
- SIAMO ESTREMAMENTE CONVINTI CHE QUELLO CHE STIAMO FACENDO SIA LA SCELTA GIUSTA E MAI E POI MAI FAREMO UN PASSO INDIETRO!
Detto ciò comunichiamo che i GUBBIO SUPPORTERS non sottoscriveranno l'abbonamento per la stagione 2010/2011 in quanto sarà automaticamente obbligatorio sottoscrivere la tessera del tifoso e auspicano che tutti gli eugubini che hanno a cuore la propria libertà aprano gli occhi e dicano NO ALLA TESSERA DEL TIFOSO!
GLI STADI LI FREQUENTIAMO ALLE NOSTRE CONDIZIONI!
ULTRAS LIBERI
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